Sez. Bettino CRAXI – Toritto (BA)

nPSI ….per l’Unità dei Compagni Socialisti

Prof. Vincenzo Servedio - Segr. Regionale NPSI

 editoriale                   “COMPAGNO”, UNA PAROLA PER UNA SCELTA DI CAMPO.

Carissimi Compagni,

sono stato sollecitato da molti di voi ( e di questo vi ringrazio per la stima e la fiducia espressa) per una mia riflessione politica nel merito di ‘voci‘ secondo le quali recentemente nel nPSI pugliese post Segretario Vincenzo   sarebbe stato bandita la parola “Compagno”; un blitz del “presunto nuovismo”  ritenuto quantomeno sconsiderato che allontanerebbe sia una precisa e storica scelta di campo, sia la possibile convergenza delle varie anime Socialiste presenti nell’epopea Craxiana, frantumatesi, com’è noto,  in una miriade di rivoli negli anni della ‘caccia a Partiti’ di Governo , che pure  avevano ‘regalato ‘ all’Italia post bellica democrazia e libertà, mentre altrove si sprofondava nella tirannia.

Un grido di allarme sommesso, di preoccupante rassegnazione,  ma tuttavia forte nelle espressioni, che non poteva restare inascoltato . 

Alimentiamo, di certo  inconsapevolmente ,altri disimpegni nella militanza storica dei Socialisti? Rottamiamo lo zoccolo storico del PSI di ferrea fede Craxiana? Sono le domande che mi sono state poste con apprensione e naturale allarmismo  dai Compagni di Partito.

Di qui questa mia breve e necessaria riflessione politica, con l’unico obiettivo di tutelare l’unità dei Socialisti già molto provata dalla diaspora degli anni ’90 e successivi;  le nostre radici storiche, i profondi sentimenti, le sensibilità etiche e politiche dei Compagni che si traducono nel sostenere l’adesione al progetto comune di sete  di Giustizia Sociale che la parola “Compagno” storicamente esprime.

Una breve riflessione nell’ambito delle libertà personali e politiche, patrimonio del Psi e ben presente già nello storicismo filosofico greco (attualizzato in molte occasioni  dal credo libertario del Compagno Riccardo Lombardi); in sintesi: “potrò anche non condividere le tue opinioni ma mi batterò perché tu le possa esprimere”.

Talvolta, presi dalla voglia di trovare scorciatoie si insegue caparbiamente quell’”araba fenice”  che porterebbe in politica subito presunti consensi facili.

Di qui alle volte si impongono operazioni, spesso condotte al di fuori delle democrazie interne ai partiti di massa, che portano ad insediare, metaforicamente parlando,  passeggeri di diligenze nientepocodimeno che alla guida della ‘diligenza’ stessa, quasi che in stazione non ci fossero passeggeri all’altezza di detti compiti. Un indirizzo , in politica, che si palesa con innaturali  cambiamenti repentini in nome del “nuovismo” che avanza,  pur senza storia e radici comuni. Di qui alla   messa alla bando del termine “Compagno” tra i Socialisti, il passo è breve e conseguenziale,  con un infantilismo e pressapochismo politico-sociale sbalorditivo, a mio parere. Un termine che ha accompagnato nella storia politica del PSI ingenti masse e la sua messa al bando da parte del nuovismo, senza che nessun Socialista levi la propria voce a difesa di una parola senza tempo e spazio , impregnata di valori inestimabili per le nostre radici : “Compagno ”, è da ritenere, secondo il parere di molti Compagni socialisti, eticamente e politicamente immorale.

Per quanto mi riguarda continuo a soffrirei sapendo che il “nuovo che avanza”, per usare l’espressione di Cetto Laqualunque (personaggio interpretato dall’attore Antonio Albanese nel film “Qualunquemente), metta al bando nel nostro  Partito, in terra Pugliese, le cui origini affondano nel lontano 1892 , un valore, una scelta di campo, che  ha accompagnato la mia vita politica e ha, soprattutto, accompagnato quella di milioni di persone fino a ieri. Era( ed è)  una parola che indicava una solidarietà di fondo, la scelta di campo primaria ed essenziale di stare dalla parte della Giustizia sociale. Un pilastro, un dogma nella politica di Bettino CRAXI. (sul significato storico, politico e  sociale del termine “Compagno” si consiglia la lettura dell’articolo apparso sul quotidiano cattolico “Avvenire” (per non essere tacciato di partigianeria): Goffredo Fofi : https://www.avvenire.it/rubriche/pagine/compagnouna-parola-svilitadal-benessere).

Tuttavia, Cari Compagni e Cari Amici,   credo che i due termini, “Compagni” e “Amici” con i valori che portano con sè, storici o meno che siano, possano convivere in un percorso politico  unitario , purchè l’uno non abbia la pretesa e l’arroganza di imporre purghe, veti, sull’altro.Errare humanum est, perseverare autem diabolicum, tradotta letteralmente significa "commettere errori è umano, ma perseverare (nell'errore) è diabolico”

                                                                   

                                                 f.to Compagno Vincenzo SERVEDIO

Prof. Vincenzo SERVEDIO

Dirigente scolastico, Docente a contratto Università degli Studi di Bari, già Segretario Politico Comunale del PSI di Craxi, Consigliere Comunale, Consigliere Comunità Montana, Assessore, Vice Sindaco, Capo Gruppo PSI,  Segretario Provinciale del PSI dei “sette garofani”, Componente la Segreteria Provinciale del PSI. Compagno delegato nei Congressi per la rinascita Socialista. Dirigente Provinciale/Regionale/ Nazionale nNPSI, Dirigente Sindacale Nazionale e Territoriale

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